Bucarest capitale europea

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una città accogliente che si fa spazio in Europa e guarda a un turismo sempre più numeroso e esigente. Benvenuti a Bucarest, in Romania!

Per chi conosce la Romania solo per le spaventose storie del conte Dracula e i castelli della Transilvania è tempo di ricredersi. La sua capitale, Bucarest, è ormai una grande città, sempre più vivace e interessante da scoprire. Moderna, prevalentemente sicura e rivolta a un futuro ambizioso. Nonostante ciò bastano pochi giorni per rendersi conto della complessità di questo territorio che, dopo la fine del regime comunista, fa i conti con un’economia in crescita, ma anche con gravi disuguaglianze sociali e corruzione. Cosi se è vero che esiste una parte della popolazione evidentemente benestante, che risiede nelle poche città principali, non si può dimenticare la povertà, anche estrema, di molte zone rurali. Limitandosi a osservare Bucarest si può affermare che la volontà di emergere e di essere sempre più cittadini europei si respira un po’ ovunque…. e la bellezza di questa capitale supera le aspettative.

Bucarest fa parte dell’Europa?

Dal 1991 la Romania è una Repubblica basata sulla libertà sia della persona che della parola e religione. Nicolae Ceausescu rimase al potere fino al 1989, quando il popolo in rivoluzione si ribellò al suo regime dittatoriale condannandolo a morte, insieme alla moglie Elena. La Romania degli anni di Ceausescu fu inaspettatamente caratterizzata dal distanziamento dalla Russia e il suo orientamento anti sovietico le permise un avvicinamento all’Occidente.

Dal 29 marzo 2004 la Romania fa parte della NATO e, dal 1º gennaio 2007, dell’Unione Europea.

Il fatto che la lingua romena sia di origine latina al centro di una zona di lingua slava dipende dalla storia più antica. Bisogna tornare alla remota Dacia e alla conquista romana da parte di Traiano: fu proprio la dominazione romana a lasciare le sue radici linguistiche.

L’influenza parigina

Il centro è uno spettacolo di edifici in stili architettonici differenti. Splendidamente conservati o da ristrutturare, spaziano tra stile sovietico e coreano, grigio e imponente, al neoclassico, liberty o alla razionalità del bauhaus. Musei in palazzi ottocenteschi o moderni si alternano a piazze ampie e viali spaziosi. E, se l’architettura di molti edifici del periodo Comunista, mastodontica e fredda, racconta gli anni bui che il popolo rumeno ha dovuto affrontare durante la dittatura, la parola d’ordine della Old Town è spensieratezza, tra le viette cosparse di piccoli locali, ristorantini e birrerie che offrono ogni tipo di cucina: locale, italiana, vietnamita, libanese, greca…

Inoltre fin dai primi chilometri alla scoperta della città non sfugge la tendenza filoparigina di Bucarest che viene anche definita la Parigi dei Balcani: a metà dell’800 le personalità di spicco romene studiavano in Francia, importando, al loro ritorno, il gusto e la cultura della Belle Epoque. Non solo gli spazi architettonici, ma anche i bistrot e la predilezione per la lingua francese parlano di questa contaminazione: oggi a fianco di una pasticceria moldava si possono acquistare macarons e altre specialità parigine.
Anche l’arco di Trionfo, posto alle porte del centro città, esprime tutto l’ambito fasto francese.

IL Centro di Bucarest

Di sera la movida non manca. Le viette della città vecchia, nel quartiere Lipscani, si animano fino a tardi in un contesto piacevole e moderno. Nella via principale Calea Victoriei convivono storia, arte e quotidianità: la via è ampia, ospita hotel eleganti, bar alla moda, negozi e edifici storici, come la sede della banca CEC, la Piazza della Rivoluzione, l’Ateneo Rumeno, la chiesa Kretzulescu, il teatro Odeon, la Biblioteca Universitaria, il museo Nazionale di Storia Rumena, il Teatro Nazionale. E alla fine di questo lungo tragitto si trova il magnifico parco Herastrau, con un inaspettato lago al cui fianco sorge il museo del Villaggio (Muzeul Satului) che espone a cielo aperto le antiche case rurali della storia rumena. Poco distante dal parco sorge una zona residenziale lussuosa, indicata per passeggiate tranquille; nella stessa zona spunta la vecchia Casa di Ceausescu.

Calea Victoriei è lunga 3 Km: è la strada principale del centro, dove troviamo diversi luoghi di interesse.

Al lato opposto della città sorge la grandissima Piazza Unirii punto focale dello shopping, dove spuntano, oltre alle sue famose fontane, alcune catene di negozi internazionali e soprattutto la fermata in centro della metropolitana. Camminando verso ovest ci si imbatte infine nell’immensa piazza del famoso Palazzo del Parlamento (o casa del popolo).

Le linee sono due, blu e gialla: le fermate toccano i punti principali, dal parco al centro storico. Anche il tram è moderno, come la metropolitana è spazioso e dotato di sistemi di pagamento elettronici per i biglietti.

Il terremoto di Bucarest del 1977

La Romania è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, insieme all’Italia e alla Grecia. il terremoto del 1977 Ha avuto una magnitudo di 7,2 gradi della scala Gutenberg-Richter. Delle 1.570 vittime che causò, 1.424 vivevano nella capitale. si parla di 11.300 FERITI e circa 35.000 edifici danneggiati. 33 grandi palazzi di Bucarest sonostati distrutti. il terremoto fu un pretesto per demolire parti della vecchia Bucarest e permettere a Ceausescu una ricostruzione in stile socialista.

Bucarest è una città sicura?

Per un soggiorno di lavoro o turistico, nelle zone che vanno dal centro fino al parco, Bucarest che non è diversa dalle altre capitali europee e valgono i soliti accorgimenti per non incorrere in situazioni di rischio.

Perché trascorrere qualche giorno a Bucarest

Che il visitatore sia mosso da interesse culturale o intenda trascorrere un fine settimana di divertimento, nella capitale romena è disponibile un’ampia offerta di attività a prezzi ragionevoli. La disponibilità di hotel è ampia e l’accoglienza eccellente, come l’attenzione al turista, la gentilezza e la cura dei dettagli.

Cosa fare a Bucarest e dove alloggiare

Consiglio di alloggiare nella città vecchia o appena fuori, soprattutto a chi visita Bucarest per la prima volta. Si trovano soluzioni per tutti i budget in hotel o B&B più o meno lussuosi. Dalla città vecchia si raggiungono comodamente i punti salienti della città e la metropolitana o il tram; inoltre per la sera ci si trova già immersi nelle vie dei locali. Muoversi in taxi non è costoso ma può capitare di incorrere in tariffe non troppo oneste. Di conseguenza gli hotel stessi consigliano, per spostamenti lunghi, di rivolgersi a Uber dove i costi sono stabiliti a priori.

Dove mangiare

Tra un’offerta davvero invitante, abbiamo scelto i posti più caratteristici. I piatti tipici a base principalmente di carne, fagioli, polenta e patate risentono di contaminazioni diverse della cucina austriacarussaungherese e turca. Tra i piatti da provare non perdetevi i classici Mici, tipiche polpette di carne e spezie e la zuppa Ciorba, a base di legumi o pollo o verdure. La trota infine è un pesce molto apprezzato.

Pranzo a uno dei numerosi libanesi della zona e allo street food Luca (assolutamente da provare!)

Cosa vedere a Bucarest in 2-3 giorni

Le distanze da percorrere per fare un tuffo nella storia di Bucarest sono ridotte. Questo significa che a piedi o con poche fermate di metro o tram è possibile arrivare nei punti nevralgici della capitale. Solo il moderno complesso termale si trova a circa 10 km di distanza dal centro storico e si può raggiungere in tram + bus oppure con Uber.

Il palazzo del Parlamento (visita solo su prenotazione, tour di 1 ora per circa l’8% del palazzo)

Il palazzo del Parlamento è conosciuto per essere il secondo edificio più grande del mondo dopo il pentagono e il più pesante in assoluto (troppo, visto che sprofonda ogni anno qualche millimetro) è stato voluto da Nicolae Ceaușescu ed è l’emblema della sua pianificazione urbana ispirata alle architetture nord coreane che avevano impressionato il presidente in uno dei suoi viaggi.

Parlamento di Bucarest
Il progetto

Misura circa 340.000 metri quadrati, è alto 84 metri (12 piani) e si estende per 92 metri sotto il suolo. Conta 1.000 stanze e un bunker nucleare nei livelli sotterranei. Due delle sue gallerie (ce ne sono più di 60) misurano 150 m di lunghezza e 18 m di larghezza; quaranta dei suoi 64 saloni hanno una superficie di 600 metri quadri. La Sala dell’Unione misura 2.200 metri quadrati.

Le stime dei materiali riportano circa un milione di metri cubi di marmo dalla Transilvania. 3.500 tonnellate di cristallo, 480 candelieri, 1.409 luci e specchi; 700.000 tonnellate di acciaio e bronzo per porte e finestre monumentali; 900.000 metri cubi di legno per parquet e per i rivestimenti; 200.000 m² di tappeti di lana  di varie dimensioni; tende di velluto adornate con argento e oro.

Il lampadario della sala teatro pesa 5 tonnellate e al suo interno può ospitare 4 uomini per il cambio delle 600 lampadine. Rimasto incompleto a causa della morte di Ceausescu (ad oggi è stato realizzato circa il 70% del progetto), l’edificio, iniziato nel 1984 (e terminato nell’89 con la fine del regime) vide impegnati 700 architetti e 20.000 operai che lavoravano giorno e notte. Il progetto dell’architetto Anca Petrescu, si ispira al gigantismo coreano, come quella dei palazzi limitrofi che circondano il parlamento. Per creare lo spazio necessario, 40mila persone circa furono trasferite dagli edifici di quell’area, che furono demoliti.

Curiosità

Ceaușescu, condannato nel 1989 non tenne mai i suoi discorsi alla nazione nel palazzo o dal suo balcone, da cui invece fu Michael Jackson il primo ad affacciarsi salutando i suoi fans. A seguito della morte del presidente si pensò di demolire il palazzo, ma furono i cittadini stessi a scegliere di conservarlo, attribuendogli il nome di Casa del Popolo in memoria del loro duro lavoro e della Rivoluzione.

Le antiche chiese ortodosse

Le chiese ortodosse Kretzulescu (che risale al 1722) e Stavropoleos (del 1724) sono costruite secondo lo stile Brâncoveanu. San Nicola invece mostra uno stile tipico russo (costruita all’inizio del 1900) con 7 cupole d’oro. La chiesa Curtea Veche che è la più antica di Bucarest (risalente al 1554) faceva parte della Corte Vecchia, costruita a partire dal 1459. Oggi si è salvato ben poco della struttura principesca che alle origini fu la residenza di Vlad III di Valacchia, meglio noto come conte Dracula.

Ateneo romeno

Bucarest è una città di musica e arte: inaugurato nel 1988, l’Ateneul Român èuna meravigliosa sala per concerti . Forma circolare, stile neoclassico e soprattutto ben 600 posti a sedere, con un’acustica eccezionale! L’auditorium è anche la sede del festival annuale di musica internazionale con concerti dell’Orchestra Filarmonica George Enescu.

Palatul Primaverii (casa di Ceausescu visitabile solo su prenotazione)

L’enorme Palazzo presidenziale (oggi Palazzo del Parlamento) non è l’unica opera in grado di mostrare la scarsa moderazione di Ceausescu. Anche la sua dimora, opulenta e ridondante, chiamata residenza di primavera e da poco tempo trasformata in una casa museo, conta oltre 80 stanze, cinema privato e piscina.

Museo nazionale d’arte romena

Ex Palazzo Reale, si trova di fronte a piazza della Rivoluzione e ospita l’arte dal Medioevo all’800 e romena moderna. La sua collezione comprende dipinti di Domenico Veneziano, Tintoretto, El Greco, Rubens e Rembrandt, oltre a qualche pezzo di Claude Monet e Alfred Sisley. La statua equestre rappresenta il primo re della Romania Carol I che nel 1877 conquistò l’indipendenza del suo stato dall’impero ottomano.

Palazzo CEC

Palatul CEC, disegnato per essere il quartier generale della più antica cassa di risparmio della Romania, Casa de Economii și Consemnațiuni (CEC) è stato costruito agli inizi del 1900 e ospita oggi la Banca Nazionale Rumena. Non passa inosservato, bellissimo di giorno, spettacolare di notte. Progettato dal francese Paul Gottereau, presenta cinque cupole: quella centrale sovrasta il grandioso ingresso colonnato ed è realizzata in vetro e acciaio. Il palazzo è destinato alla trasformazione in museo d’arte ed è stato venduto al consiglio comunale per oltre 17,75 milioni di euro nel 2006.

Cărturești Carusel – una delle più belle librerie d’Europa

Situata nel centro antico della città, in via Lipscani 55, è una delle librerie più belle d’Europa e infetti incanta con i suoi balconi curvi e l’armonia dei suoi spazi bianchi decorati. La libreria si sviluppa su più piani, l’ultimo dedicato a un bistrot.

Le Terme

10 piscine di acqua che sorge dalla profondità della terra, 6 saune4 bagni turchi e 16 scivoli d’acqua, ad una temperatura di circa 34° C. Non mancano anche 3 ristoranti tematici e diversi bar.

L’edificio realizzato in vetro occupa circa 3000 metri quadri ed è decorato da 800.000 piante, tra cui 1.500 palme 

Galaxy: la zona del divertimento pensata per lo più per i bambini, nonché l’unica a cui possano accedere.

The Palm: il corpo centrale con le piscine dotate di bar in acqua e un immenso palmeto.

Elysium: è la zona della Spa al piano superiore con saune, lettini a infrarossi, lettini massaggianti.

Terme Bucarest

Moderne e molto spaziose, le nuove terme di Bucarest sono una tappa da non perdere. Sul sito è possibile prenotare e, per vivere appieno l’esperienza di relax che offre un palmeto con due grandi piscine termali, una esterna e una interna, è consigliabile organizzarsi in una serata della settimana, meno affollata del weekend. Oltre alle piscine più grandi, altre tre più ridotte offrono acque mineralizzate al calcio + magnesio, litio e sali del mar morto, tutte accessibili con il pacchetto Palm. Al piano superiore si accede con il pacchetto Elysium: qui si susseguono 6 saune tematiche e altre zone relax tra cui l’impressionante sauna cinema e il lettino distensivo con massaggio ad acqua.

Clicca qui per orari costi e acquisto biglietti online e per sapere come raggiungere il centro.

Scoprire la storia della Romania rurale passeggiando vicino al lago

Il museo del villaggio “Dimitrie Gusti” National Village Museum si trova nel parco Herestreau. Si tratta di 300 diversi tipi di case , mulini e chiese tipiche di ogni parte del Paese, poste una accanto all’altra per illustrare illustrare le tradizioni dei villaggi contadini tra il XVII e il XX secolo. 

Come arrivare: in metropolitana, scendendo alla fermata Aviatorilor in piazza Charles de Gaulle o a piedi in circa un’ora dal centro storico.

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