Meteora
siamo a Nord della penisola, tra le catene montuose del Pindo della Tessaglia, in una Grecia insolita e più sbalorditiva di quanto immaginassimo. Raggiungiamo la più famosa Kalambaka e a 2 Km di distanza Kastraki, alla base delle rocce di Meteora. Da qui possiamo partire alla scoperta dei monasteri ortodossi ‘in mezzo all’aria’, patrimonio Unesco e nuova meta del turismo culturale.
In viaggio verso Meteora
Voliamo da Milano a Salonicco dove è possibile affittare un’auto per dirigersi, in circa tre ore, verso il villaggio di Kastraki dove veniamo accolti nel piccolo, ma confortevole, hotel Tsikeli. La posizione è buona per visitare in e-bike i monasteri di Meteora.
Kastrati è uno degli angoli di mondo più suggestivi che io abbia mai visto, completamente circondato da rocce dal sapore antico che regalano un’atmosfera surreale. Le serate sono romantiche e tranquille perché il turismo si concentra, per fortuna, nelle ore diurne, caratterizzato da numerosissime visite ‘in giornata’.
Il clima in agosto quest’anno è estivo, molto caldo, forse in antitesi con il paesaggio di montagna.
La Storia di Meteora
Quelli che spuntano qua e là tra le rocce di arenaria e conglomerato (vecchi circa 60 milioni di anni) sono antichi monasteri ortodossi restaurati e tornati a vivere non solo grazie alla odierna presenza dei monaci, ma soprattutto grazie a quella del turismo.
Oggi sono solo 6 i monasteri abitati e visitabili, quattro da monaci e uno da suore. ma in passato erano molti di più!
Come e quando si siano insediati i primi monaci è un po’ storia e un po’ leggenda… forse in epoca bizantina alcuni eremiti occuparono le grotte per isolarsi dal mondo e avvicinarsi, in un certo senso anche fisicamente, al cielo e a Dio.
Molti ricercatori concordano sul fatto che il primo monaco che si insediò in quelle vette per fondare una comunità fu Barnabà attorno al 950, che realizzò il primo monastero, lo ‘Spirito Santo’.
Un’altra figura che ha lasciato il segno nella storia di Meteora sembra essere Atanasio (San Atanasio di Meteore), che nel 1334 fuggì dal famoso Monte Athos, attaccato da briganti.
Questo monaco, coraggioso e ostinato, cercò di ricreare su queste vette altissime e nascoste lo stesso spirito monastico, contraddistinto da isolamento, regole ferre e preghiera, che aveva conosciuto nella penisola Calcidica. Raccolse i monaci e costruì un primo monastero ‘Trasfigurazione’ detto oggi ‘Gran Meteora’, dove ricominciare la vita di comunità monastica che aveva abbandonato. (Il monastero attuale è stato costruito tra il 1545 e il 1582. La cappella originaria è stata integrata nella chiesa attuale come santuario)
Leggi anche il racconto di viaggio a Monte Athos.
Negli anni successivi furono realizzati 24 monasteri, integrati nella bellezza del paesaggio e praticamente irraggiungibili anche ai monaci stessi, obbligati a servirsi di scale di legno e corde, reti e contrappesi. Ancora oggi gli accessi sono impervi e le carrucole per portare il cibo fino alla cima sono funzionanti.
Curiosità
Il centro monastico raggiunse il suo splendore tra il 13esimo e il 14esimo secolo, quando molte persone della zona si avvicinarono a questo stile di vita contemplativo.
Non solo religiosi ortodossi restarono catturati da Meteora, ma anche filosofi, poeti e artisti da tutta la Grecia.
Oggi i monaci non sono neanche una trentina e provvedono da soli al proprio sostentamento, con orti coltivati, apicultura e vigneti. Per chi viaggia in estate è difficile imbattersi in questi personaggi solitari, che scappano dal grande afflusso di turismo che si concentra nel mese di agosto.
Benchè ci siano poche tracce della loro presenza, per visitare i monasteri resta buona educazione rispettare le loro regole, mantenedo coperte spalle e gambe. Soprattutto se sei donna. Teniamo presente che l’ingresso al Monte Athos, la grande penisola dove dimorano i monaci ortodossi, è totalmente vietato alle donne… quindi accontentiamoci!
Come muoversi tra i monasteri
Per difendere il misticismo del luogo, che dovrebbe essere avvolto nel silenzio, consigliamo di soggiornare almeno una notte nella vicina Kalambaka o ancora più tranquilla Kastraki e affittare biciclette elettriche o salire a piedi fino ai punti più accessibili. Questa scelta permetterà anche di rilassarsi in serata davanti a panorami mozzafiato. Esistono però diversi modi più comodi per organizzare visite in giornata da Atene o Salonicco, di gruppo con guida turistica o fotografie di gruppo al tramonto. Per informazioni guarda il Tour e iniziative a meteora o come salire ale meteore.